Se desideri celebrare il tuo matrimonio in Chiesa, se immagini di percorrere la navata e pronunciare il tuo sì davanti all’altare, ecco alcune informazioni utili per te. Questi suggerimenti possono aiutarti a capire come procedere dal punto di vista burocratico per realizzare il tuo sogno. Innanzitutto accertati della disponibilità della chiesa nella data che hai scelto; per farlo contatta il parroco. Fatto ciò, è tempo di pensare ai documenti.
Quali documenti servono per il matrimonio in chiesa?
Entrambi gli sposi devono recuperare:
- Certificato di Battesimo
- Certificato di Cresima
- Attestato del Corso Prematrimoniale: ogni Parrocchia organizza durante l’anno uno o più corsi per i fidanzati. Al termine del corso viene rilasciato un certificato che va conservato e presentato per la richiesta del matrimonio
Oltre a questo bisogna procedere con le pubblicazioni civili e vedremo nel prossimo paragrafo cosa è necessario fare per ottenerle. Una volta recuperati i documenti, vanno consegnati al parroco che prepara le pubblicazioni religiose. Queste vengono poi esposte per almeno 8 giorni prima del matrimonio presso la chiesa scelta per il rito.
Come ottengo le pubblicazioni di matrimonio?
Le nuove normative hanno modificato negli ultimi anni l’iter burocratico per la richiesta delle pubblicazioni. I futuri sposi devono recarsi presso l’Ufficio di Stato Civile del Comune di residenza per firmare un documento con i dati personali in autocertificazione.
In questo modo si fa la richiesta dell’appuntamento per la promessa di matrimonio. L’Ufficio procede e fissa la data del giuramento, occasione nella quale i fidanzati devono farsi accompagnare da un testimone.
I futuri sposi devono portare con sé:
- un documento d’identità valido
- un modulo della cassa circoscrizionale il cui prezzo varia a seconda del tipo di cerimonia
- un modulo da richiedere alla parrocchia nel caso di matrimonio religioso con marca da bollo
Concluso il giuramento si procede con la firma della richiesta delle pubblicazioni che vengono esposte per 8 giorni presso il Comune di residenza.
Scadute le pubblicazioni, entro 4 giorni, viene emesso il nulla osta al matrimonio che rimane valido per 180 giorni da quella data, indi per cui la celebrazione del rito va fatta entro questi termini.
Per poterti sposare in Chiesa è comunque necessario procedere anche alle pubblicazioni civili.
Come sposarsi in una chiesa diversa da quella di residenza?
Per sposarsi in una sede diversa da quella in cui risiedi, mettiti in contatto col tuo parroco e con quello della chiesa che hai scelto per valutare disponibilità e fattibilità. In genere va richiesto il nulla osta ecclesiastico al Vicariato per poter procedere.
Come celebrare il rito religioso tra un cristiano e un ateo?
Dal Diritto Canonico il matrimonio tra un cattolico e un ateo, è considerato misto. Può essere celebrato a certe condizioni.
Il membro della coppia ateo, non è tenuto a convertirsi, ma deve impegnarsi davanti al parroco a non ostacolare la pratica religiosa del compagno/a, né nella sua sfera personale, né nella scelta di educare i figli alla vita cristiana. Deve riconoscere i valori del matrimonio, condividerli e frequentare il Corso per fidanzati.
La prima cosa da fare è contattare il parroco della Chiesa in cui si vuole celebrare il rito, per condividere e gestire insieme a lui questa specifica situazione.
Come celebrare il rito religioso tra un cattolico e un non cattolico?
Vale la stessa procedura indicata per il matrimonio con un ateo. Si tratta di un caso previsto e possibile, posto il rispetto delle condizioni indicate sopra. Anche qui la prima cosa da fare è parlarne col proprio parroco.
Come celebrare il rito religioso all’estero?
Il cittadino italiano può scegliere di celebrare il matrimonio religioso all’estero e dargli validità. Per farlo è necessario rispettare tutte le condizioni legislative e burocratiche previste dalla Stato scelto. In Italia ci sono le pubblicazioni, ma ogni nazione può avere una sua specifica procedura che va regolarizzata.
L’Italia ha aderito insieme ad altri Paesi (Austria, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Germania, Grecia, Portogallo, Spagna, Svizzera e Turchia), alla Convenzione di Monaco del 1980 grazie alla quale è possibile ricevere il certificato di capacità matrimoniale da utilizzare per la celebrazione del matrimonio all’estero. Per averlo bisogna rivolgersi all’Ufficio di Stato Civile e come documento ha una validità di sei mesi. Per gli altri Stati si parla di nulla-osta.
Una volta celebrato il matrimonio il consolato italiano provvede a trascrivere il rito. Per legalizzarlo e perché sia riconosciuto, la coppia deve richiedere all’ufficio consolare il certificato di conformità.
Eccoci giunti al termine di questa carrellata burocratica. Abbiamo cercato di analizzare le varie situazioni in cui una coppia può trovarsi e ti abbiamo dato le informazioni necessarie per capire come muoverti. Per qualsiasi dubbio ulteriore o esigenza particolare la cosa migliore è sempre quelle di rivolgersi direttamente a parroco, diocesi o uffici competenti.
A questo punto ti pongo un’ultima domanda: come vuoi vivere le fotografie durante la celebrazione del tuo matrimonio in Chiesa? Di sicuro non vuoi sentire pressioni né avere costantemente flash e obiettivo fotografico puntati addosso. Sono istanti delicati e importanti durante i quali hai ben altro a cui pensare. In SWP il momento del rito è trattato con massimo rispetto e cura. Ci confrontiamo sempre prima col celebrante per capire le sue esigenze e adeguarci ad esse. Questo ci permette di gestire tutto in modo gradevole e senza intoppi. Abbiamo fotografato vari matrimoni misti e sappiamo muoverci in contesti particolari. Puntiamo all’assoluta discrezione per lasciare a questa fase della giornata tutto il suo profondo trasporto. Se vuoi questo dal tuo fotografo quel giorno, contattaci e raccontaci come sogni di vivere quei momenti:
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